Era maggio quando ha smesso di collaborare con noi.. abbiamo fatto il possibile per convincerla, ma era con noi da tanti anni e niente.
Ormai aveva deciso di andare in pensione.
Fu così che la sottoscritta, del tutto incapace di limitarsi con l’uso delle stoviglie e padellame di vario genere e tipo, ha investito ore et ore et..aiutatemi a dire ORE, nel routinario e attento lavaggio a mano della qualunque, con il gatto che usava lei, la pensionata immobile alle mie spalle, come piedistallo.
Oggi è arrivata la sostituta. Una tipa un po’ quadrata.
Lei è Adna, nome di origine tedesco, nonchè contrazione della frase dialettale “Ada de nda” (vedi di funzionare): la nostra nuova lavastoviglie.
L’abbiamo attesa così tanto che dopo averla spacchettata, e aver tolto le innumerevoli plastichine di copertura che notoriamente mi provocano un piacere quasi irrazionale, l’ho abbracciata, silenziosamente, per diversi secondi.
L’abbiamo tanto attesa che come bambini increduli, quando sul borioso display ha segnato che mancavano 12 minuti al termine del primo lavaggio eravamo trepidanti davanti al suo sportello.
L’abbiamo attesa così tanto, che io ho smesso di lavare i piatti ieri per farle capire subito chi comanda.
Signori e signore, a voi…ADNA.